Spariscono i soldi della beneficenza, ma non i valori autentici della vita..


I ladri entrano nella scuola e rubano i soldi destinati alle famiglie di due bambini malati di leucemia. I sacrifici, la generosità,  la solidarietà di alunni e genitori che si erano dati da fare per raccogliere quel denaro con una manifestazione sportiva vanificati da qualche ladruncolo scapestrato. A chi pensa e sostiene che non esista la sensibilità "risponde"  il fattivo impegno di quei bambini che non ci hanno pensato due volte a raccogliere i soldi per i loro amici e compagni bisognosi e dei loro genitori..genitori che insegnano loro il valore vero e autentico della vita..c'è chi ancora ci crede, si impegna e combatte per conquistare e ottenere una società sana..tra le pieghe della società malata si nascondono ancora e sempre bambini, ragazzi, famiglie, uomini e donne capaci di dare e di darsi..nonostante tutto..un furto non fermerà alunni e genitori di quella scuola derubata dei soldi perché loro permetteranno a nessuno di derubarli della loro personalità e libertà..











Cara maledetta nostalgia...sei un'ossessione





Cara maledetta nostalgia. Si proprio tu, dico a te. Mi chiedo e ti chiedo perché da cosi tante settimane ti sei impadronita di me e non mi lasci neppure per un attimo.

Mi stai logorando, mangiando, divorando, stai riaprendo ferite probabilmente mai rimarginate e io ti odio per questo, sia chiaro, non è che la tua compagnia mi dispiaccia...ma ora stai veramente esagerando e la pazienza ha un limite...



La mia famiglia, i miei compagni delle scuole elementari, i viaggi con mamma, papà,  mio fratello, i miei nonni e mia zia che non mi lasciava mai in pace, le recite scolastiche, l'Acr e le commedie di Edoardo De Filippo, il coro in chiesa, i pranzi in campagna con lunghe tavolate di cugini vari, le prime uscite e le prime cotte, le feste, la prima minigonna e i primi tacchi e..poi tante tante altre cose meravigliose della mia infanzia e della mia adolescenza. Dite la verità, anche a voi mancano tante cose del passato, tante persone, tanti affetti che purtroppo non ci sono più.


Oggi ci penso e ci ripenso e tu maledetta nostalgia mi fai scendere una malinconia. Guardo indietro e mi rendo conto che ho perso tanto e vorrei fermare il tempo per riguadagnare quello che non è più con me e per me, per prendere decisioni diverse e fare scelte diverse. No, non rinnego alcuna delle cose fatte, ma oggi vorrei ciò che avevo ieri, con la testa e la maturità attuali, perché solo oggi capisco che  bisogna vivere vivere vivere pienamente la vita e non lasciar nulla al caso.

 


 Maledetta nostalgia, che mi fai scrivere , lo sai vero??? Non puoi starmi sempre attaccata, ho ben altre cose da fare durante la giornata non posso mica stare continuamente a pensare al passato.
  Io devo prendere dal passato per guardare al futuro nel migliore dei modi...nonostante i dolori...  












The Urban Warrior - l'informazione come arma


Racket, estorsioni, malavita, criminalità...Segnourbano....ecco si..segno urbano di giovani colleghi interessati vivamente alla loro città. Taranto, soffocata da tanti, troppi problemi..la mia emozione??? chiacchierare con questi giovani colleghi e giovani leve del giornalismo di problematiche sociali che non possono più essere sottovalutate..la criminalità ha alzato nuovamente il tiro e chi può, deve far sentire la sua voce..





















 grazie Nicola, grazie Alessio, grazie Valentina...  












La gioia di vivere di un uomo che muore..



"..stavo cercando di rinchiudere tutto me stesso in una bottiglia che poi un giorno i miei figli avrebbero aperto. Se fossi un pittore dipingerei per loro. Se fossi un musicista comporrei melodie. Ma sono un professore. Così ho preparato un discorso sulla gioia di vivere, su quanto apprezzi la vita, sebbene me ne resti davvero poca. Ho parlato di onestà,  integrità,  gratitudine e altri argomenti che ritengo importanti.." (Raundy Pausch)





Basta poco, che ci vuole...



Mare, sole, barca a vela, vento, pioggia, il silenzio rotto dalle onde che si infrangono sulla barca e dai tuoni lontani, focaccia, birra, spaghetti al tonno, vino, amici, libertà. Una domenica come tante ieri, ma che con tutti gli elementi al posto giusto può dare la giusta carica..si ricomincia..















I Pensieri persi tra le parole della Vita


 Racconti, Pensieri, Momenti, Ricordi, buttati là a caso, questo e' Pensieri e Parole.   
 


 La nuova pagina del mio blog contiene attimi  rubati qua' e la', fotografie della mia vita e di quelle, 
che attraversano le strade che compongo le nostre esistenza.  



 Clikka il link del menù  ed entra nella pagina, ma non ne uscire senza lasciare un segno del tuo passaggio, lascia un commento, sarà gradito e tenuto in considerazione.

Perche' in questo mondo, noi meritiamo di lasciare un segno, 
per dire: io sò, io esisto e io ho condiviso.


La vita in un puf ..


L'ennesima tragedia della strada. 19 anni soltanto. Uno schianto e puf...un giovane strappato alla vita violentemente. Drammi che non mi abituero' mai a raccontare perché ti danno la percezione viva e terribile di una vita che se ne va cosi...di colpo e ti lascia senza parole. Walter aveva sicuramente i suoi sogni, le sue ambizioni, delle prospettive..e invece no..non potrà combattere per conquistare i suoi successi..

La morte - ahimè - trova sempre il modo per lasciarti a bocca aperta ed è per questo che
dovremmo festeggiare la vita ogni giorno...





Una Notte Lucente... di Vita



Due bellissime piccole donne mi hanno fatto riflettere a lungo.

Due gemelline che non hanno nemmeno una settimana di vita e sono il regalo più bello per la loro mamma e il loro papà. 

L'altra notte ho avuto l'onore e il piacere di trascorrere con loro diverse ore tra poppate e pianti. Una nottata meravigliosa e speciale perché ho potuto godere di queste due creature stupende, dei loro gesti misteriosi, delle loro manine così piccole, dei loro occhi vispi, della loro nanna..quanto sono tenere quando dormono..sono così indifese..più le guardavo e più mi commuovevo..perché quelle ore con loro, tenendole strette, mi hanno ricordato tante cose cadute ormai nell'oblio..mi hanno ricordato che quello della vita è un miracolo che si rinnova ogni giorno, che la vita non va sciupata, che va vissuta nel bene e nel male, che i problemi arrivano per essere affrontati e risolti e che quelli irrisolvibili..chissà..forse servono a farci chiedere sempre perché..ho visto nelle due gemelline due future donne che saranno parte integrante della società..una società oggi malata..molto malata..ma anche loro contribuiranno, come tanti, a renderla sana e migliore..

Per me quelle due bellissime donnine sono la forza che mi fa andare avanti e ripetere a me stessa che niente è impossibile e che il mondo è là fuori e aspetta solo noi.
Quelle due creature sono venute al mondo con un miracolo e per quante spiegazioni scientifiche ci siano, niente potrà cancellare il fatto che la vita è sempre, la vita siamo noi, la vita è bella.
Grazie gemelline..











Tute blu, tatuatori, signori della guerra, sposi..tutta la magia dell'Asia nelle foto di Paolo Longo


 La fotografia che mi ha provocato il primo vero sussulto è questa. 



 Le tute blu mi hanno incantato e sono rimasta lì , a guardare quella meravigliosa immagine a lungo. Mi sembrava così strano e tutto così vicino a me, a Taranto e ai tarantini per chissà quale oscuro motivo. Si, perchè è quella foto che mi ha provocato l'emozione più forte, mi ha fatto subito pensare alle nostre tute blu, alle tute blu dell'Ilva. Colori, volti, sguardi, espressioni, occhi. Quello scatto mi ha colpito immediatamente eppure prima ne avevo già visti tanti altri.
Paolo Longo, corrispondente per la Rai dalla Cina, l'ha immortalata nel 2012, quella immagine, a Huaxi, il villaggio più ricco della Cina, quando gli operai vengono convocati per celebrare trent'anni di successi. Huaxi è un villaggio di poco più di 1500 abitanti, 380 famiglie di ex contadini che scelsero il capitalismo. Tutti sono azionisti di una holding che controlla 58 imprese industriali tra cui cotonifici, stabilimenti tessili, fabbriche di alluminio e acciaierie. Eh si anche quelle. Huaxi è un paese ricchissimo. Gli operai hanno un tenore di vita alto, ma anche il tasso di inquinamento lo è. 


 Per questo motivo, quando quella fotografia mi ha catturato, non ho potuto fare a meno di pensare a Taranto, all'Ilva, agli operai, all'inquinamento e alla morte. La morte per tumori provocati dai fumi del siderurgico. L'Ilva uccide e uccide anche interiormente e moralmente.
                                                             
 


 "La tentazione dell'Asia"  è una mostra fotografica in cui sono esposti gli scatti - ottantasei in tutto - più belli ed emozionanti di Paolo Longo che lascia a chi guarda la libera interpretazione di queste sue "opere". Fotografie che consentono di viaggiare con la mente e provare delle emozioni vive e forti. Cambogia, Corea del Nord, Cina, Giappone, Afghanistan. Ci sono volti di anziani e di bambini, volti tristi e felici, scenari di ogni genere. Ci sono i signori della guerra e i più grandi tatuatori che lavorano come tradizione impone, con i bastoncini appuntiti.





 Uno dei volti più belli e più misteriosi è quello di Eitaro . Lui ha 27 anni, è sposato e vuole un figlio, ma ogni sera si trucca e si veste da Geisha. Per passione e tradizione. E' questo il volto di Tokio che, forse, solo chi la vive in quel modo può capire. Strano leggere di un uomo la cui vita scorre regolarmente che, alla sera, dedica due ore al trucco da Geisha. Da Eitaro comincia il mio viaggio attraverso quell'affascinante e misterioso mondo sconosciuto e, a tratti, incomprensibile che è l'Oriente. Un viaggio virtuale perchè questi scatti sono capaci di farti ritrovare all'improvviso proprio lì. 

E poi non si può non restare affascinati da Shangai, dalle case in comune tra più famiglie (una cucina e tre stanze da letto) e dai dormitori delle fabbriche in cui riposano dai quattro agli otto operai in ciascuna stanza. I matrimoni in cui si fondono perfettamente la modernità e i riti più antichi.

 Non c'è una sola di queste fotografie che non trasmetta emozioni. 

I volti sembra di poterli toccare, accarezzare. Le donne in festa e le donne con il burqua. I bambini in guerra dinanzi ai manifesti che ricordano quei conflitti.Gli edifici ridotti a niente, ma in cui c'è sempre vita perchè la vita deve andare avanti.

Paolo Longo non ha fatto la carrellata di fotografie "della semplice cronaca", lui ha saputo cogliere efficacemente tutte le sue emozioni più vive e soprattutto ha saputo trasmetterle a chi non le ha vissute sulla propria pelle. 



























Gli appassionati di fotografie, ma sopratutto chi ha voglia di emozionarsi, di provare un tuffo al cuore e quel sussulto che ho avuto io dinanzi a una apparente banale fotografia deve visitare la mostra di Paolo Longo al Castello Svevo di Bari. C'è tempo fino al 4 luglio.

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"Cara mamma...ti voglio bene"...tutto l'amore del mondo in un abbraccio

Siaka l'ho conosciuto, casualmente, proprio nel giorno in cui di lì a poco avrei dovuto intervistare il papà Kassoum. Era insieme alla famiglia che si prende cura di lui da più di un mese. Gli ho voluto subito bene, non so perché. La sua storia e del suo papà è devastante, ma nonostante ciò, loro emanano una energia positiva che dovrebbe insegnare molto a tutti noi..




“Cara mamma, sono sicuro che non servono regali, lettere o poesie per esprimere il bene che ti voglio. Con un semplice abbraccio riuscirò a farti capire il bene che ti voglio! Tuo famoso figlio”. Questa è la lettera di immensa gratitudine e di sincero affetto che Siaka ha scritto alla sua “mamma” italiana. Siaka Junior Konè ha dieci anni, è arrivato dalla Costa D'Avorio a marzo e ha avuto la grande fortuna di essere accolto da una famiglia tarantina. Rosaria è la mamma che adesso si sta prendendo cura di lui insieme al marito Giovanni e al figlio Aldo. Una famiglia normale, come tante che ha tanto amore da donare e che ha deciso di regalare senza se e senza ma a Siaka. Si, perchè non e' necessario essere ricchi per questi gesti di solidarietà. L'importante è avere il cuore e la generosità. Lui, Siaka, ha riabbracciato il suo papà Kassoum dopo tre anni di lontananza, da quando l'uomo è arrivato in Italia da clandestino, tra mille peripezie. Oggi è un rifugiato politico, vive a Taranto nella struttura della Caritas grazie alla quale lavora anche e proprio perchè non può seguire h24 Siaka, il bambino spesso sta con questa famiglia che non ci ha pensato due volte a prenderlo con sé.

Ride Rosaria quando legge quel biglietto con tanto di disegno floreale che le ha donato Siaka in occasione della festa della mamma. Ride perchè quella firma “Tuo famoso figlio” ha un significato preciso. Lei gli ha raccontato che ora la sua storia la conoscono tutti e quindi sta acquisendo la sua notorietà. Lui, però, non vuole essere famoso. Siaka è timido, ma è sveglio e ha gli occhi vispi e si è visto strappare la sua mamma in modo improvviso, brutale e terribile. Lui stesso ha sul volto due piccole cicatrici provocate chissà come. Frequenta la quinta elementare all'istituto Dante Alighieri e in un mese ha fatto enormi passi in avanti, dice la maestra di italiano. Quando è arrivato in Italia parlava poco e quando lo faceva si esprimeva in francese, quando non conosce la parole sa farsi capire molto bene a gesti.  Gli piacciono gli spaghetti e ha una grande passione per il tonno che mangia a colazione con i toast. La vita di Siaka e di suo papà Kassoum, 37 anni e due lauree, non è stata facile. La loro vita è segnata da profondi e incancellabili dolori, da tragedie che li hanno provati psicologicamente. Loro hanno vissuto appieno la guerra civile che ha devastato la Costa D'Avorio. La moglie e la figlia primogenita di 12 anni di Kassoum sono state picchiate e uccise brutalmente. Lui, che pure ha subito violenze, ha visto morire, senza poter fare niente la donna della sua vita, ma ha perso anche altri familiari. Poi la decisione di fuggire e raggiungere l'Italia lasciando, a malincuore, il figlio che ha vissuto insieme alla nonna fino a quando si è ammalata. Kassoum è un 1,90 metri di bontà. E' buono, gentile, socievole, ironico e quando gli si dice “Tuo figlio è bellissimo”, lui scherzando risponde “No, sono più bello io”. Si, è bello Kassoum. Bello perchè le sofferenze atroci non lo hanno incattivito. Anzi.  “Chiedo solo che mio figlio cresca sereno ed educato”.

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Questa è una di quelle storie che rinfrancano lo spirito e riconciliano con un mondo troppo spesso indifferente. L'accoglienza, questa volta, passa con un grande esempio di amore e di solidarietà da una Taranto che fa sempre più a botte con sé stessa e con le sue mille contraddizioni.



















Tutte le emozioni in un...autografo!!!




Francesco mi hai fatto emozionare, commuovere, piangere, esplodere il cuore di gioia, ridere.


Francesco è un ragazzo di 22 anni. La vita non stata proprio generosa con lui. Non lo conosco. So solo che è un mio fan. Un mio fan???  Oddio mi vien da ridere nemmeno fossi la cantante del momento o una famosa attrice. Beh insomma, qualche giorno fa, sua cugina mi ha chiesto un autografo con dedica per Francesco. Lui mi segue da quando ero a Blustar Tv. Immaginate il mio stupore. E ho provato tante sensazioni tutte insieme che mi hanno dato una scossa. Quella scossa che mi serviva per capire che davvero non c'è niente di più bello dei sentimenti veri e autentici, che nessuna umiliazione, maltrattamento professionale e psicologico subìto nel tentativo di fare al meglio il mio lavoro, in quel momento poteva cancellare. Anni di sacrifici non mi hanno ripagato come avrei voluto e sperato. Eppure poi ad un tratto c'è quel raggio di sole che ti ricarica. Francesco per me è stato quel raggio di sole, una mattina buia di qualche giorno fa. E solo pochi prima, che strana la vita, avevo "incontrato" Lucia. Lei è la moglie di Vinicio, strappato alla vita qualche anno fa. Strappato improvvisamente alla sua famiglia, a sua moglie, ai suoi figli, al suo lavoro. Un uomo perbene, socievole, buono. Un ufficiale dell'Arma stimato. Ecco Lucia improvvisamente appare nella mia vita e mi dice che Vinicio parlava spesso di me e aveva stima di me. E anche là giù lacrime.


Perché vi racconto questo??? Perché ho capito che nei momenti peggiori della vita di ciascuno di noi c'è un raggio di sole che dobbiamo e possiamo scorgere. Un raggio di sole che può aiutarci a riprendere il cammino, nonostante il terreno bagnato dalla pioggia.






















  Lo so sono una inguaribile sognatrice, ma se non viviamo di emozioni...!!!!!! #ecchevelodicoafare