Ai miei genitori





























Il mio diario di questa settimana è per mamma e papà. Semplicemente per dire grazie a loro che hanno sempre sostenuto me e mio fratello, che ci hanno sempre seguito, curato, coccolato. A loro che hanno accettato, anche se non sempre sostenuto, le nostre scelte e le nostre decisioni, che non ci hanno mai abbandonato o fatto sentire inutili. Grazie a loro che si sono sempre sacrificati per noi. Questa settimana ho pensato che diamo sempre troppe cose per scontate e non pensiamo abbastanza a ciò che fanno i nostri genitori e la nostra famiglia.

Mio papà non c'è più e mi manca tantissimo. In questi giorni mi sono ritrovata a pensarlo tantissimo, più che in altri periodi e pensavo che quello che noi facciamo per i nostri genitori non è mai abbastanza e che la famiglia è il bene più prezioso che abbiamo insieme alla stessa vita e dovremmo ricordarcene più spesso.. mia mamma soffre per la mancanza di mio padre e vorrei tanto poter fare qualcosa per alleviare il suo dolore, ma mi rendo conto di essere impotente.. è in quei momenti che vorrei avere i superpoteri per poter cambiare le cose e riportarle come prima.. ma non si può.. la vita inesorabilmente va avanti e ti chiede costantemente di viverla.. nonostante tutto.. e non è facile.. per niente..





Alla Prossima Settimana 
DiScOnNeSsA SeMpRe

















Il pensiero della notte..


Il cielo è coperto dalle nuvole, ma è comunque una bella serata.
Assaporo il profumo del mare e ascolto il silenzio dell'atrio della mia casa.
Chiudo gli occhi e mi assalgono i ricordi di quando ero bambina e di quando nulla poteva scalfirmi. Poi torno al presente e penso a quello che ho e a quello che sarà.
Sempre e comunque la mia vita. Quello che ogni tanto sembra sfuggire dalle mani. Eppure basta chiudere per un attimo i pugni e sentirne le pulsazioni.. di questa vita..










La storia del bebè nato in auto






























Il mio diario di bordo arriva in ritardo, nonostante le giornate intense. E questa volta lo voglio dedicare a un neonato e a due poliziotti.



Giuseppe è nato domenica notte in auto e ha due angeli custodi gli assitenti capo Gianluca Cavallo e Dante Caforio in servizio nella Squadra Volante di Taranto. Le emozioni per me sono state due. Una nuova vita che è venuta al mondo ed è sempre un miracolo perché poi ci pensi e ci ripensi, aldilà di qualsiasi spiegazione scientifica, come nascono e crescono quelle piccole creature nella pancia delle donne e pensi, si, che si rinnova sempre un miracolo. E poi pensavo ai due poliziotti. Ho vistio nei loro occhi ancora la stessa emozione dell'altra notte ed è bello pensare che due uomini, addestrati a emergenze di ogni tipo e anche pericolose, si commuovono e mantengano la calma allo stesso tempo mentre stanno facendo nascere un bambino. Il lavoro e la formazione sono importanti, ma lo sono anche il cuore e l'umanità ed è ciò che ho visto negli occhi di Gianluca e Dante che, saranno pure gli uomini "servitori di uno stato di merda" come in tanti definiscono le forze dell'ordine, ma sono pur sempre uomini e forse bisognerebbe cominciare a vederli anche come tali.

 Da La Gazzetta del Mezzogiorno del 16/09/2014 
"Giuseppe è uno scricciolo di 3.320 kg. Sta bene. È energico e vispo. La sua intraprendenza, d'altronde, l'aveva già dimostrata tutta, domenica notte, al momento della nascita quando - nella fretta di venire al mondo - non ha voluto aspettare nemmeno l'arrivo di mamma Tiziana in ospedale. È nato sul sedile posteriore dell'auto del suo papà Milco ed è stato un parto meraviglioso, come lo stesso medico che era in turno l'altra notte ha dichiarato. Sono stati due poliziotti della Squadra Volante a farlo nascere guidando il papà nelle varie fasi. Gli assitenti capo Gianluca Cavallo e Dante Caforio, entrambi 41enni del brindisino, si emozionano ancora a raccontare l'avventura di domenica notte quando sono stati fermati dal signor Milco Lucaselli che, agitato, chiedeva loro di scortarli fino all'ospedale perché la moglie aveva le contrazioni. Il piccolo, però, non ha voluto aspettare ed è venuto alla luce in auto, in viale Unità d'Italia.
"Abbiamo detto al papà le manovre da eseguire per tirare fuori il neonato - ha spiegato l'assistente Cavallo - ma la nostra tensione è cresciuta negli istanti immediati successivi perché ancora non sentivamo il pianto". "Quando finalmente lo abbiamo sentito piangere ci siamo rilassati", gli fa eco il collega Caforio. Una bella esperienza per i due poliziotti che, tra l'altro, sono padri, ma - ironia della sorte - non hanno visto nascere i loro figli. "Noi siamo preparati e formati - proseguono i due assistenti capo - a ogni tipo di emergenza, ma non ci eravamo trovati mai di fronte a una situazione del genere e per quanto possiamo essere pronti non è sicuramente semplice". Mamma Tiziana, 40enne alla sua prima gravidanza, sta bene ed è felice. Appare tranquilla e rilassata esattamente come lo era l'altra notte quando il piccolino le ha dato un bel da fare. "E' stato un parto bellissimo - dice soddisfatta - e magari tutte le donne potessero averlo come il mio". Il travaglio è durato appena mezz'ora e soddisfatta lo è anche la dottoressa che, l'altra notte, ha accolto in ospedale mamma e figlio. "Un parto improvviso - racconta - ma la signora è stata bravissima. Ha saputo mantenere la calma esattamente come insegnamo noi alle partorienti. Tutti sono stati bravissimi anche il personale sanitario del 118 che ha tagliato il cordone ombelicale con precisione e perfettamente".
Contenta dell'operato dei poliziotti anche la loro dirigente, il vice questore Carla Durante.
"Finalmente parliamo di una bella notizia. Noi siamo addestrati anche a tali emergenze,  ma di certo non ci capitano tutti i giorni e non è semplice mantenere la calma come hanno fatto i miei due collaboratori". Una "operazione " diversa dalle altre e dalle solite per la Polizia di Stato che, anche a Taranto come nel resto d'Italia, è in subbuglio per le dichiarazioni del premier Renzi secondo le quali il Governo non alzerà il tetto salariale di forze dell'ordine e forze armate neppure per il 2015.
"Tra qualche anno - conclude la neo mamma - racconterò a mio figlio come è nato. Voi (dice rivolta ai giornalisti) ci state già aiutando a farlo".






















Alla Prossima Settimana 
DiScOnNeSsA SeMpRe.















..tra falsità e ipocrisie..

































Le belle giornate di sole hanno molto spesso la capacità,  non so per quale oscura forza della natura, di catapultarmi indietro nel passato. Così. Improvvisamente. E mi ritrovo senza volerlo a rivivere la mia infanzia o la mia adolescenza. A sentire quegli odori e quei sapori di un tempo ormai passato che non può più tornare. Riassapori spensieratezza e allegria. Vivi intensamente quei momenti in cui sapevi di avere il mondo in pugno e che quel mondo lo avresti spaccato, che niente ti avrebbe fermato. Avevi la famiglia,  gli affetti, gli amici. Tutto ciò che in quel momento non ti rendi conto di poter perdere da un momento all'altro. È il momento in cui ti senti invincibile e immortale. È il momento dei sogni, delle ambizioni, delle prospettive.
















E' il momento in cui non sempre hai le idee chiare, ma è il momento in cui stai costruendo te stessa, stai lavorando sulla tua personalità e sulla tua identità ben sapendo che un giorno sarai tu. Sicura, decisa, determinata anche se in quel preciso istante sei l'esatto contrario. Ed è bello.. tutto molto bello.. poi di nuovo all'improvviso mi ritrovo a oggi.. oggi a 40 anni, anzi 41, precaria quando, invece, 20 anni fa speravo di arrivare in cima.. chissà dove.. poi.. e mi ritrovo sempre a Taranto cosi maledettamente bella e dannatamente alla deriva, l'Ilva c'è,  l'inquinamento e la morte pure, i lavoratori sopravvivono e i tarantini "vivono", poi guardo i tg e ascolto Renzi che parla di riforme, di occupazione, di lavoro, di ottimismo.. dice e fa cose che neppure lui sa (anzi no, le sa, ma va bene cosi.. tanto è uguale).. e alla fine gira che ti rigira le caste rimangono caste, le raccomandazioni valgono sulla meritocrazia in tutti gli ambiti.. gli italiani sono contro gli italiani, gli italiani contro lo Stato e lo Stato contro gli italiani.. i tarantini continuano a dormire sotto la fabbrica della morte e anche quello va bene.. accogliamo profughi come se fossimo tutti tanto buoni e altruisti.. ipocrisie e falsita'.. insomma è tutto una gran confusione.. soldi, potere, interessi sporchi continuano a prevalere, indecentemente e schifosamente, sulla vita e sulla qualità della vita.



Ecco questa settimana rivedendo la mia vita, rivedendo la vita delle persone che mi stanno accanto e ascoltando tutte le grandi cazzate (scusate la volgarità) che ci propinano tutti ogni giorno ho maturato queste riflessioni. Si perché a noi della "vecchia guardia" ci hanno tolto già tutto.. sogni e speranze.

 Ai giovani chissà... 

Se un barlume di speranza c'è ancora per me, certamente non lo vedo più in una Italietta da quattro soldi in cui fare colloqui di lavoro vuol dire andarci già col "culo parato".. e ai ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro, oggi più che mai, direi di andar via.. di non restare in un Paese che a uscire dalle sabbie mobili proprio non ce la fa.

E a me stessa ripeto costantemente che non è mai troppo tardi per ricominciare e rimettersi in discussione. Lontano da qui.





Alla Prossima Settimana 
DiScOnNeSsA SeMpRe.















La mafia siamo tutti noi..






32 anni fa (3 settembre 1982) Cosa Nostra assassinava a Palermo il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela Setti Carraro. 32 anni e la mafia c'è.. un cancro difficile da estirpare.. le battaglie però sono sempre tante e da più parti.

Ciascuno di noi dovrebbe prendere coscienza che le lotte sono di tutti.. nessuno escluso.. che ciascuno di noi alimenta la mafia con atteggiamenti in stile mafioso o paramafioso.. ogni giorno anche con gesti apparentemente insignificanti..

Ecco.. ciascuno di noi dovrebbe cominciare ad alzare la testa e a lottare concretamente per se stesso e per la sua dignità..senza mai abbassarsi al livello di chi mafioso lo è dentro..

 



Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli.
-- Carlo Alberto Dalla Chiesa





















da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/paura-e-coraggio/frase-87504?f=a:10507>