Io Voglio Curarmi Quì



La battaglia che sta combattendo Ambra, 7 anni a luglio, malata di leucemia deve diventare la battaglia di tutti i tarantini perché in una realtà come quella di Taranto, in cui anche la situazione sanitaria è critica, i bambini hanno diritto a curarsi dove sono nati e vivono. I genitori di Ambra hanno cominciato questa battaglia per tutti i bambini e per tutti noi. Il coraggio e la determinazione di Ambra, Andrea e Chiara diventi di tutti noi. Da due giorni Ambra è al Bambin Gesù di Roma per iniziare un nuovo percorso propedeutico al trapianto di midollo.

A Taranto nasca un centro oncologico pediatrico.
Da La Gazzetta del Mezzogiorno del 3 maggio 2016
Monica Arcadio

"Io voglio curarmi qui", Ambra non ha usato mezzi termini quando si è trattato di decidere della sua vita. Ambra non ha ancora sette anni, li compirà a luglio, e combatte da due contro la leucemia.

Una dura battaglia cominciata con una febbre che saliva e scendeva, sembrava normale. Una influenza, disse il suo medico. Poi gli accertamenti e la drammatica scoperta. Un fulmine a ciel sereno per i suoi genitori Chiara e Andrea. "Pensavamo fosse una semplice infezione e invece..", raccontano a la Gazzetta.



Da allora la loro vita è stata stravolta da questo male subdolo. La loro vita è cambiata completamente tra ospedale, cure, chemioterapia e gli alti e bassi dell'umore di Ambra. Lei, però, mai si è arresa.

Anzi. Ha sempre dato forza ai suoi genitori che si sono ritrovati dinanzi a un bivio quando dovevano decidere dove far curare la piccola. E loro hanno deciso quando hanno conosciuto la professionalità e l'umanità del dottor Patrizio Mazza, primario del reparto di ematologia all'ospedale Moscati di Taranto. Hanno deciso di restare a Taranto e non solo per una questione economica, perché Andrea e Chiara sono disoccupati e possono fare affidamento solo sui loro familiari. Ambra doveva restare a Taranto perché con il dottor Mazza e i suoi collaboratori si sono sentiti al sicuro.

E poi quando tutto sembrava andare per il meglio, quando sembrava che Ambra gradatamente stesse reagendo bene alle terapie, a febbraio una nuova dura mazzata. Il male si è insinuato nuovamente in lei che oggi ha bisogno ed è in attesa di trapianto. Questo lo farà a Roma, ma il percorso per arrivarci continuerà a Taranto. È stata lei stessa a deciderlo questa volta.



E sempre lei ha incoraggiato i genitori a rimanere nella sua città. "Voglio continuare ad abbracciare il dottor Mazza, tutti i medici, gli infermieri e gli operatori dell'Arciragazzi e di Mister Sorriso" Sì, anche questi ultimi Ambra li considera i suoi amici e con loro trascorre diverse ore della giornata.

Ambra ha due grandi occhi scuri vivaci, è affettuosa e coccolona. Dopo i primi momenti di diffidenza apre il suo cuore a tutti soprattutto a chi le dona affetto sincero. Esattamente come ha fatto con tutti coloro del reparto di Ematologia.



Quel reparto che, al settimo piano dell'ospedale Moscati, per forza di cose, è diventata la sua seconda casa. I disegni, i colori, i lavoretti da lei stessa realizzati rendono la sua stanza, un tempo fredda, calda e accogliente.


E tutto questo è riuscita a farlo con la sua forza di volontà. Sa tutto Ambra. Con maturità affronta da due anni quel male che la la logora e quelle terapie che pure non sono semplici.



Lei ride, saltella, gioca tutto il tempo. È molto creativa. Da grande, dice timidamente, le piacerebbe fare la stilista. Non è nata ne' cresciuta al quartiere Tamburi. Ambra vive a Lama. Eppure quella maledetta malattia ha colpito anche lei nonostante non arrivasse dal rione a rischio. Taranto non è stata benevola con questa piccola grande donna eppure lei non ha esitato un solo istante a restarci nella sua città così come i genitori non hanno esitato un solo istante a creare la pagina facebook
"Io voglio curarmi qui" perché Chiara e Andrea sono convinti che creare a Taranto un centro pediatrico dedicato non può e non deve essere un sogno.

 Lo chiede Ambra e lo chiedono tanti bambini nelle sue condizioni.