Il suono primordiale
secondo MyPerception..



 Chiudete gli occhi e provate a immergervi in un sogno . Chiudete gli occhi e fatevi travolgere dai suoni, dai rumori, dagli odori, dalle fragranze, dalle sensazioni che tutto questo vi genera. 



Entrare nell'ottica della famiglia Caradonna, l'altro giorno, è stato come entrare in un mondo incantato in cui il buio è servito a percepire, come piace dire a Nico, la bellezza di suoni diversi dai soliti o forse uguali a quelli che sentiamo ogni giorno, ma sui quali non ci soffermiamo a "riflettere". 
















Il battito del cuore, un soffio di vento, i rumori della natura, i versi degli animali. Tutto questo può crearci sussulti ed emozioni e, troppo spesso, siamo presi così tanto da noi stessi e dal tran tran quotidiano che neppure ce ne accorgiamo. 
























 
Nico Caradonna, nell'ultima tappa della sua rassegna MyPerception, si è superato. Geniale, in una sola parola lui è questo. Geniale perchè riesce a trasmettere le sue emozioni del cuore in iniziative che si concretizzano con mostre superlative dedicate, nell'arco di un anno, ai cinque sensi. Un progetto curato da Stefania Ferrante.




L'ultima è stata quella dedicata all'udito e Nico, insieme ai giovani e talentuosi ragazzi dell'Accademia di Belle Arti di Bari guidati dal professor Antonio Rollo, hanno saputo comunicare tutte le loro sensazioni tra i suoni della musica, della natura, della voce. Opere eccentriche e straordinariamente comunicative. Ciascuna di esse, nella sua diversità, è stata in grado di catturare gli invitati, di farli fermare estasiati dinanzi, ad esempio, a quel tunnel di luce verde che ti invitava ad entrare davvero in un mondo parallelo, o di restare a bocca aperta ascoltando l'unione perfetta, seppur casuale, di elementi come gli strumenti musicali, campionamenti e voce dando vita al suono dell'acqua.





Nico, che è un artista nell'animo, ha voluto creare la sua personale opera d'arte intitolata Suono Primordiale



Sì, ha voluto interpretare come possa essere stato appunto il suono primordiale, quello che ha dato vita al mondo. Quello che nessuno conosce e che tutti potremmo solo immaginare. Il suo suono primordiale è l'ascolto di quell'onda creativa attraverso un'antenna che produce vibrazioni differenti a seconda di come ciascuno di noi "accarezza" quell'antenna.

Spiegare a parole l'ultima mostra di Nico è impossibile. Impossibile perchè sono quelle sensazioni che non puoi spiegare e non le puoi spiegare per il semplice fatto che ciascuno di noi dovrebbe fermarsi, anche solo per qualche istante, ad ascoltare i battiti del proprio cuore e della propria anima, quelli che potrebbero portarci lontano. 



Grazie ai ragazzi che hanno creato le giuste emozioni, grazie a Maurizio Di Luzio, Nik Fiorentino, Dualbit (Leandro Summo/Alessandro Vangi), Giuseppe Magrone, Davide Mangione, Grazia Frappampina.



Grazie Nico e mi permetto di chiudere con un suo pensiero, forse l'unico che può davvero rendere quanto io ho scritto, tentando di trasferire le mie emozioni e quelle delle opere.

"Scorrono le immagini come diapositive, vibra la mia pelle come il mare accarezzato dal vento. C'è stupore, stimolazione, curiosità. Il sipario si apre.Un tunnel impalpabile di colore verde invita gli ospiti ad entrare, mentre un ritmo di basse frequenze inizia a stimolare le aree sensoriali di chi ha deciso di sfidare la percezione del suono.L'ugola degli ulivi inizia ad incantare gli ospiti mentre tre monitor compongono messaggi nel linguaggio binario. La gente è in estasi, il ritmo dei cuori si sincronizza sulla stessa frequenza ed il viaggio prosegue.Il suono delle corde di un basso sospende il percorso, lì dove un mare di molecole danzanti realizzano una cornice dinamica ad immagini che raccontano la vita e l'ambiente che viviamo.Il pubblico si è trasformato in un'onda compatta di emozioni che si perde nel suonodell'acqua e delle onde, a cui si associano i suoni del caos, quelli che normalmente non percepiamo ma sono sempre presenti nella natura.E' un viaggio sensazionale che porta al centro dell'universo, lì dove tredici miliardi di anni fa è partito il suono primordiale, l'origine dell'onda creativa e dell'inarrestabile vibrazione che ha creato la vita". 










Molte delle immagini utilizzate in questo post sono 
usate per gentile concessione di Fabio Ingegno.









2 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...