Tute blu, tatuatori, signori della guerra, sposi..tutta la magia dell'Asia nelle foto di Paolo Longo


 La fotografia che mi ha provocato il primo vero sussulto è questa. 



 Le tute blu mi hanno incantato e sono rimasta lì , a guardare quella meravigliosa immagine a lungo. Mi sembrava così strano e tutto così vicino a me, a Taranto e ai tarantini per chissà quale oscuro motivo. Si, perchè è quella foto che mi ha provocato l'emozione più forte, mi ha fatto subito pensare alle nostre tute blu, alle tute blu dell'Ilva. Colori, volti, sguardi, espressioni, occhi. Quello scatto mi ha colpito immediatamente eppure prima ne avevo già visti tanti altri.
Paolo Longo, corrispondente per la Rai dalla Cina, l'ha immortalata nel 2012, quella immagine, a Huaxi, il villaggio più ricco della Cina, quando gli operai vengono convocati per celebrare trent'anni di successi. Huaxi è un villaggio di poco più di 1500 abitanti, 380 famiglie di ex contadini che scelsero il capitalismo. Tutti sono azionisti di una holding che controlla 58 imprese industriali tra cui cotonifici, stabilimenti tessili, fabbriche di alluminio e acciaierie. Eh si anche quelle. Huaxi è un paese ricchissimo. Gli operai hanno un tenore di vita alto, ma anche il tasso di inquinamento lo è. 


 Per questo motivo, quando quella fotografia mi ha catturato, non ho potuto fare a meno di pensare a Taranto, all'Ilva, agli operai, all'inquinamento e alla morte. La morte per tumori provocati dai fumi del siderurgico. L'Ilva uccide e uccide anche interiormente e moralmente.
                                                             
 


 "La tentazione dell'Asia"  è una mostra fotografica in cui sono esposti gli scatti - ottantasei in tutto - più belli ed emozionanti di Paolo Longo che lascia a chi guarda la libera interpretazione di queste sue "opere". Fotografie che consentono di viaggiare con la mente e provare delle emozioni vive e forti. Cambogia, Corea del Nord, Cina, Giappone, Afghanistan. Ci sono volti di anziani e di bambini, volti tristi e felici, scenari di ogni genere. Ci sono i signori della guerra e i più grandi tatuatori che lavorano come tradizione impone, con i bastoncini appuntiti.





 Uno dei volti più belli e più misteriosi è quello di Eitaro . Lui ha 27 anni, è sposato e vuole un figlio, ma ogni sera si trucca e si veste da Geisha. Per passione e tradizione. E' questo il volto di Tokio che, forse, solo chi la vive in quel modo può capire. Strano leggere di un uomo la cui vita scorre regolarmente che, alla sera, dedica due ore al trucco da Geisha. Da Eitaro comincia il mio viaggio attraverso quell'affascinante e misterioso mondo sconosciuto e, a tratti, incomprensibile che è l'Oriente. Un viaggio virtuale perchè questi scatti sono capaci di farti ritrovare all'improvviso proprio lì. 

E poi non si può non restare affascinati da Shangai, dalle case in comune tra più famiglie (una cucina e tre stanze da letto) e dai dormitori delle fabbriche in cui riposano dai quattro agli otto operai in ciascuna stanza. I matrimoni in cui si fondono perfettamente la modernità e i riti più antichi.

 Non c'è una sola di queste fotografie che non trasmetta emozioni. 

I volti sembra di poterli toccare, accarezzare. Le donne in festa e le donne con il burqua. I bambini in guerra dinanzi ai manifesti che ricordano quei conflitti.Gli edifici ridotti a niente, ma in cui c'è sempre vita perchè la vita deve andare avanti.

Paolo Longo non ha fatto la carrellata di fotografie "della semplice cronaca", lui ha saputo cogliere efficacemente tutte le sue emozioni più vive e soprattutto ha saputo trasmetterle a chi non le ha vissute sulla propria pelle. 



























Gli appassionati di fotografie, ma sopratutto chi ha voglia di emozionarsi, di provare un tuffo al cuore e quel sussulto che ho avuto io dinanzi a una apparente banale fotografia deve visitare la mostra di Paolo Longo al Castello Svevo di Bari. C'è tempo fino al 4 luglio.

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