Da Taranto a New York ..
passando da noi stessi..



Mara è una bella ragazza, una folta chioma bionda, una leonessa con uno sguardo dolce e accattivante. A primo impatto, quando la vedi, ti sembra un po' svampita. Il suo fascino, però, sta tutto là. Lei è un'artista nell'animo e vede il lato positivo in tutte le circostanze e le situazioni che si ritrova di fronte, in tutte le persone che incontra.

Lei è cosi. Intelligente, arguta, perspicace, critica..ma appena la vedi ti da proprio quella bella sensazione di serenità e tranquillità..di donna che non giudica, ma vede il lato migliore di tutto e tutti. Che dire??? E' una poetessa, una ghost writer, una drammaturga. Lei è "semplicemente" Mara Venuto, uno dei talenti di Taranto di cui si parla sempre troppo poco. La conosco da un bel po' di anni, ma non l'ho mai conosciuta abbastanza. Quando le ho chiesto di raccontarsi, lei lo ha fatto col massimo della sua spontaneità e vi scrivo esattamente ciò che lei ha scritto di sé.

" Raccontare di me non mi riesce mai semplice, forse è per questo che scrivo. Attraverso la scrittura, infatti, che sia prosa o poesia, è possibile scavare, andare a fondo di se stessi, cercare la verità delle proprie emozioni come sul palcoscenico di un teatro, osservando cosa accade ai tanti volti e alle tante anime che ci abitano. Sebbene ricordi un tema alle elementari in cui scrissi di voler diventare una scrittrice, per cominciare sul serio a comporre qualcosa di compiuto ho atteso i trent'anni. 
Prima ho vissuto, ho cercato di conoscermi, imparare ad amare, fare esperienze diverse, perché credo che si possa scrivere solo di ciò che si è sperimentato e conosciuto o, al limite, anche immaginato, ma dopo averlo assimilato come possibile. Nel 2008 ho pubblicato la mia prima raccolta di racconti/monologhi "Leggimi nei pensieri", scritti in prima persona e funzionali alla rappresentazione, grazie ai quali ho capito di avere un interesse e una propensione per la scrittura teatrale. E' seguita una seconda raccolta di racconti, diverse pubblicazioni critiche per riviste di letteratura e cataloghi d'arte, opere collettive con miei racconti e poesie, sceneggiature per il fumetto, una raccolta inedita di poesie, e tanti articoli per quotidiani cartacei e online, fino al monologo finalista al "Mario Fratti Award" per la drammaturgia italiana negli Usa.

















In mezzo a tutto ciò, due romanzi bestseller scritti come ghost writer per case editrici nazionali e firmati da autori noti. Insomma, ho scritto di tutto: dalla prosa alla poesia, dal giornalismo ai saggi, dai fumetti al teatro.
Poiché ho molta voglia di sperimentarmi e confrontarmi con stili e linguaggi diversi, considero la scrittura come una cera molle attraverso cui modellare sculture di me, di ciò che osservo, amo, scorgo. Con Taranto ho un rapporto sereno e risolto: mi ha dato davvero poco, ma non si può disprezzare la propria madre, la si accetta e la si ama indipendentemente dai meriti o dalle delusioni. Qui, ho ingoiato rospi ma ho anche raccolto stima e consensi, e ho fatto incontri importanti e arricchenti. Tuttavia, ho trascorso oltre dieci anni tra Roma e Siena, e non escludo che la vita mi porti di nuovo altrove".

Mara, recentemente, è arrivata tra le finaliste del Mario Fratti Award di New York con la sua opera intitolata "The Monster", che racconta la storia di una adolescente alle prese con i "mostri" tipici della sua età e dell'era in cui vive, un'era fatta di egocentrismo, di selfie, di vuoti. Mara racconta l'essenza della società attuale..ben sapendo che la vita di ciascuno di noi è fatta di quell'essenza di noi stessi che si sta inesorabilmente perdendo..la sua opera, seppure non l'abbia letta, mi trasmette in ogni caso positività perché finché se ne parla vuol dire che c'è comunque in ognuno di noi quella parte pronta a rimettersi in discussione.



 














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